La crescente importanza dei video nel mondo del marketing online offre più opportunità di lavoro per gli aspiranti videomaker. I marketer che vogliono migliorare il loro ROI e generare più lead, usano i video come un potente strumento per aumentare la consapevolezza del marchio, costruire la fiducia con i clienti e aumentare le vendite. Per questo motivo, l’importanza dei video ben fatti sta diventando sempre più importante per le aziende. Inoltre, questa nuova tendenza sta attirando più clienti che hanno bisogno di riprese video professionali. Anche se ci sono molti corsi sul mercato che permettono di imparare a diventare un videomaker professionista, ci sono alcuni fattori importanti da tenere a mente quando se ne sceglie uno.
Corsi per diventare videomaker professionista
La domanda che molti videomaker si pongono è come diventare un professionista in questo complesso campo. La risposta, tuttavia, non è semplice. Padroneggiare solo gli aspetti tecnici del video making non ti garantirà il successo. Ci sono molte abilità che dovrai sviluppare per essere visto come un professionista dai tuoi clienti e colleghi. Per aiutarti a capire la differenza tra un video “artigianale” e uno professionale, ecco alcuni consigli che possono aiutarti a farti un nome nel mondo del video making.
Ci sono differenze significative nella qualità tra un video artigianale e uno prodotto professionalmente. Un video professionale ha implicazioni completamente diverse quando si tratta di far girare annunci e ottenere vendite e conversioni.
Le nozioni che si apprendono nei corsi di formazione
I corsi di formazione per videomaker sono rivolti a chiunque voglia imparare i segreti della realizzazione di video. Sono rivolti sia a chi ha la passione per questo tipo di lavoro, ma anche a chi vuole utilizzare i video come strumento promozionale e informativo per la propria azienda.
Durante i corsi di formazione, gli aspiranti videomaker potranno apprendere varie nozioni e tecniche, come la capacità di raccontare storie per immagini (il cosiddetto video storytelling), ma anche il montaggio video e quali attrezzature utilizzare.
Il video è diventato un mezzo di comunicazione fondamentale, soprattutto negli ultimi anni. Infatti è ormai utilizzato non solo in televisione, ma anche sui social network e sui siti web: You Tube è uno dei siti più visitati dagli internauti, e Facebook ha lanciato un servizio speciale (Watch) dedicato interamente ai video.
Insomma, chi vuole diventare videomaker deve quindi essere in grado di realizzare video che possano raggiungere un gran numero di persone.
Il compenso di un videomaker
Il compenso di un videomaker varia molto in base al livello raggiunto. Può anche essere molto alto nel caso di video per spot pubblicitari, di alto livello aziendale.
I seguenti dati sono un’indicazione di ciò che si può guadagnare con diversi livelli di videomaker:
Per i videomaker principianti si può garantire un reddito tra i 500-1000 euro al mese, a cui vanno aggiunti altri possibili compensi da royalties e altre fonti.
I videomaker che hanno acquisito più esperienza e un portfolio, possono ottenere più soldi, ma non è sempre facile aumentare i prezzi per i clienti. La soluzione migliore è continuare a produrre i propri contenuti e cercare di venderli come freelance. Con questo metodo numero di buone opportunità che sorgono sul mercato per coloro che hanno un portafoglio di contenuti di qualità. In questa fase è importante non rimanere immobili e continuare a lavorare almeno come prima. Le cifre da tenere a mente sono tra i 1000-2000 euro al mese più i bonus derivanti dalle royalties o altri benefici che si potrebbero ottenere se i video hanno particolare successo.
A questo livello si dovrebbe già essere in grado di lavorare a tempo pieno come cameraman o addirittura iniziare una propria attività